Argentario: il gioiello nascosto della Toscana

Nel sud della Toscana, là dove le colline si arrendono all’orizzonte marino, sorge un promontorio antico e misterioso. È il Monte Argentario, un angolo sospeso tra terra e acqua, collegato alla terraferma da due sottili strisce sabbiose e protetto dal vento da una vegetazione selvaggia e sempreverde.

Per molti, l’Argentario è un luogo da scoprire lentamente. Per altri, è una meta da vivere via mare, dove ogni insenatura racconta una storia, ogni scogliera cela una promessa, ogni tuffo riconnette con il senso originario del Mediterraneo.

Un promontorio che sembra un’isola

Fino a non molto tempo fa, l’Argentario era effettivamente un’isola. Oggi, i due tomboli che la uniscono alla terra (la Feniglia e la Giannella) formano un paesaggio unico: una laguna interna — quella di Orbetello — con un ecosistema fragile e protetto, e un promontorio roccioso che si tuffa nel Tirreno come un piccolo mondo a sé.

Da terra si possono raggiungere alcune delle sue spiagge più celebri, ma è dal mare che l’Argentario rivela il suo lato più intimo: costa frastagliata, baie nascoste, isolotti disabitati, torri di avvistamento spagnole, e un silenzio che sorprende.

Chi decide di navigare lungo la costa dell’Argentario ha l’imbarazzo della scelta. Ogni insenatura ha un nome e una personalità, ogni caletta un colore, ogni fondale una storia da raccontare.


  • Cala del Gesso
    Una piccola baia di ciottoli bianchi incastonata tra le rocce, spesso considerata una delle spiagge più belle della Toscana. Le sfumature dell’acqua vanno dal verde smeraldo al blu cobalto.

  • Cala Piccola
    Rifugio silenzioso e ombreggiato, perfetto per una nuotata tra scogli e piccoli pesci. Nei giorni più limpidi, lo sguardo si perde fino all’Isola del Giglio.

  • Le Formiche di Grosseto
    Una manciata di scogli in mezzo al mare, poco conosciuti e quasi mai affollati. Ideali per chi cerca la sensazione di galleggiare lontano da tutto.

  • Isola Rossa
    Disabitata e di un colore che al tramonto si accende, è uno dei luoghi più affascinanti dell’arcipelago toscano minore. I suoi fondali sono perfetti per l’esplorazione con maschera e boccaglio.

Borghi marinari e storie di vento

Porto Ercole e Porto Santo Stefano sono i due volti dell’Argentario. Il primo, più discreto, conserva l’anima di borgo di pescatori, con i vicoli stretti, i forti spagnoli e le barche a vela ormeggiate. Il secondo, più vivace, guarda verso il mare aperto ed è il punto di partenza ideale per chi ama navigare.

Entrambi i porti hanno mantenuto un ritmo lento e autentico, lontano dalle rotte del turismo di massa. Nei piccoli bar affacciati sull’acqua si può ancora ascoltare il dialetto dei vecchi lupi di mare. Qui, più che altrove, il tempo sembra rallentare.

 

10 cose da fare all’Argentario (e dintorni)

L’Argentario non è solo un luogo da osservare: è soprattutto un paesaggio da vivere. Ecco alcune esperienze che raccontano il carattere autentico di questo promontorio toscano e delle isole vicine.

  1. Navigare lungo la costa frastagliata

    Ammirare calette e torri costiere da una prospettiva unica, con il vento tra i capelli e il profumo della macchia mediterranea tutt’intorno.

  2. Fare snorkeling tra le rocce di Cala del Gesso

    Un piccolo paradiso sottomarino, perfetto per chi ama nuotare in acque limpide e osservare la vita marina in tranquillità.

  3. Passeggiare nel borgo antico di Porto Ercole

    Un piccolo labirinto di vicoli, piazzette e scorci storici che conserva intatto il fascino di un porto mediceo.

  4. Assaporare pesce fresco in una trattoria sul molo

    Gamberi rossi, palamita, calamari ripieni: la cucina del Monte Argentario è semplice, genuina e profondamente legata al mare.

  5. Esplorare i forti spagnoli

    Forte Stella, Forte Filippo e la Rocca: testimonianze della dominazione spagnola del ‘500 che dominano il promontorio con vista a 360° sul Tirreno.

  6. Tramonti in barca con aperitivo a bordo

    Le luci della sera che si riflettono sul mare calmo, un bicchiere di vino bianco locale, e il tempo che sembra sospeso.

  7. Visitare l’Isola del Giglio

    Un piccolo mondo fatto di scogliere, spiagge di sabbia dorata e un borgo medievale abbarbicato in alto: un’escursione da non perdere.

  8. Avvistare i delfini tra Giannutri e l’Argentario

    Con un po’ di fortuna (e in primavera/estate), non è raro incrociare piccoli gruppi di cetacei tra le isole e il promontorio.

  9. Camminare nella Riserva della Feniglia

    Un sentiero pianeggiante tra pineta e mare, ideale per il birdwatching o per una pedalata lenta al profumo di pino marittimo.

  10. Fare il bagno all’alba a Cala Grande

    Quando il sole sorge dietro le colline e il mare è ancora immobile, Cala Grande regala momenti di silenzio e bellezza pura.

 

L’Isola del Giglio: bellezza in miniatura



A pochi chilometri di navigazione dal promontorio, l’Isola del Giglio accoglie i visitatori con il suo fascino semplice e selvaggio. Tre i suoi volti principali: Giglio Porto, colorato e vivace con le sue casette sul mare; Giglio Castello, il cuore medievale dell’isola con mura antiche e vista panoramica; e Giglio Campese, una baia sabbiosa perfetta per una giornata di relax.

Il mare qui è particolarmente limpido, ideale per immersioni e snorkeling. I fondali granitici attirano appassionati di subacquea da tutta Europa. L’isola è perfetta anche per una camminata: ci sono sentieri panoramici che attraversano boschi di lecci, vigne e fichi d’india, regalando scorci sul blu profondo dell’Arcipelago Toscano.


Giannutri: il silenzio assoluto


Più a sud del Giglio, Giannutri è un’isola diversa, più segreta. Disabitata, protetta, quasi mistica. Un luogo fuori dal tempo dove la natura è la vera protagonista. Le sue coste, rocciose e modellate dal vento, custodiscono insenature perfette per chi cerca solitudine e contatto autentico con il mare.

Non ci sono strade, né auto, né ombrelloni: solo un sentiero che attraversa l’isola, dalla Cala Maestra fino ai resti della Villa Domizia, un’antica residenza romana affacciata sul mare. Giannutri è parte del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, e proprio per questo conserva un ecosistema marino e terrestre rarissimo.

Per chi naviga da queste parti, una sosta a Giannutri non è solo un’escursione: è un piccolo rito. Un modo per rallentare, ascoltare, respirare. E ricordare che il Mediterraneo sa ancora essere silenzioso.

MANGIARE ALL’ARGENTARIO

Ristoranti di Pesce

  1. La Selva – Capalbio

    Ristorante rinomato per la cucina di mare, offre piatti a base di pesce fresco in un ambiente elegante con un piacevole spazio all’aperto.

  2. Vivo – Capalbio

    Situato vicino al promontorio dell’Argentario, Vivo propone pesce freschissimo proveniente dalla propria flotta peschereccia, con particolare attenzione alla qualità e alla filiera corta.

  3. L’Oste Dispensa – Giannella, Orbetello

    Specializzato in cucina di pesce, il menu varia quotidianamente in base al pescato locale, con una predilezione per il pesce povero e i prodotti della laguna.

  4. La Bussola – Porto Santo Stefano

    Un’istituzione all’Argentario, offre una cucina tradizionale con pesce fresco giornaliero e materie prime selezionate, proponendo una varietà di piatti di mare.

  5. I Pescatori – Orbetello

    Gestito dalla cooperativa dei pescatori della laguna, questo ristorante serve piatti tipici locali preparati con il pescato del giorno, in un ambiente semplice e autentico.

Ristoranti di Carne

  1. Il Frantoio – Capalbio

    Situato in un antico frantoio, combina galleria d’arte, libreria, bar e ristorante, offrendo piatti della tradizione locale con un tocco di modernità, in un ambiente curato con piacevole spazio esterno.

  2. Il Fontanile dei Caprai – Capalbio

    Trattoria immersa nella campagna maremmana, propone cucina semplice e tradizionale, prevalentemente di carne, con specialità come pappardelle al cinghiale e carne alla brace servita su pietra ollare.

  3. Vallerana – Capalbio

    Rifugio per gli amanti della carne, offre un’ampia selezione di piatti alla brace in un ambiente rustico e accogliente, con un’atmosfera tipica della campagna toscana.

  4. Da Guido – Magliano in Toscana

    Situato in un borgo medievale, questo ristorante è noto per i piatti di terra della tradizione maremmana, come pappardelle al cinghiale e maialino al forno, serviti in un ambiente caratteristico.

  5. La Cantina di Simone – Scansano

    Locale storico dove gustare salumi e formaggi locali accompagnati da vini del territorio, come il Morellino di Scansano, in un’atmosfera autentica e conviviale.



LINK UTILI

  1. Visit Tuscany – Argentario

    Scheda ufficiale sul Monte Argentario a cura della Regione Toscana: informazioni su natura, storia, borghi e paesaggi.

  2. Monteargentario.info – Guida turistica locale

    Portale locale ricco di consigli su spiagge, sentieri, gite in barca, eventi e ristoranti, con mappa interattiva.

  3. Maremma Toscana – Spiagge del Monte Argentario

    Descrizione dettagliata delle spiagge del promontorio, comprese quelle accessibili solo dal mare, con foto e info pratiche.

  4. Parco Nazionale Arcipelago Toscano – Isola di Giannutri

    Sito ufficiale del Parco Nazionale: regole di accesso, itinerari e indicazioni per visitare Giannutri nel rispetto dell’ambiente.

  5. Trainline – Come arrivare a Porto Santo Stefano

    Per chi viaggia in treno: tratte ferroviarie, bus locali e soluzioni intermodali per raggiungere l’Argentario senza auto.

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Visitare l’Isola d’Elba: gite in barca, spiagge segrete e paesaggi mediterranei

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